I costi di un Temporary Manager: facciamo chiarezza!
Un argomento su cui spesso si genere molta confusione, poiché poco trattato, riguarda i costi di un Temporary Manager.
L’idea generalmente diffusa in molte aziende è che questa figura sia eccessivamente onerosa.
In realtà, nonostante la tariffa dipenda dalla posizione, dalla durata e dalla difficoltà dell’incarico, a conti fatti ricorrere ad un Temporary Manager costa meno che assumere un dirigente a tempo pieno.
La spesa è chiara fin da subito, non è viziata da benefit, bonus, indennità di malattia, ecc… ed è in funzione del progetto concordato.
Il suo intervento è veloce, in particolare nella gestione delle criticità aziendali. Quello del Temporary Manager è infatti un atteggiamento mentale decisamente speciale… “lavorare per rendersi inutile il più presto possibile”.
Quando rivolgersi ad un Temporary Manager?
Come trattato nel nostro precedente articolo dedicato alla figura del Temporary Manager, ciò che caratterizza in maniera esplicita il suo intervento sono le finalità e la focalizzazione della propria azione, che non riguarda la continuità aziendale, quanto il cambiamento.
Rivolgersi ad un Temporary Manager conviene infatti quando l’azienda deve uscire da una situazione di crisi, avviare un passaggio generazionale, crescere e sviluppare il proprio business o colmare un vuoto manageriale.
E non c’è da stupirsi se proprio nell’anno pandemia, che ha messo le imprese di fronte alla necessità di trovare nuove strategie e soluzioni per pianificare la ripresa e tornare rapidamente alla normalità, è boom di richieste per i Temporary Manager.
Ma quanto costa un Temporary Manager rispetto ad un dirigente?
Lo abbiamo chiesto a Ivan Sannino, MD di ISConsulting, che da anni svolge la professione di Temporary Manager, mettendo a servizio per un periodo di tempo limitato a Multinazionali e PMI le sue competenze specifiche in diversi settori e le sue abilità gestionali.
Perchè un’azienda dovrebbe rivolgersi ad un Temporary Manager?
L’introduzione di una figura manageriale a tempo permette all’azienda di sopperire alla mancanza di competenze interne e dunque di portare avanti anche in maniera sperimentale quelle attività che si presumono strategiche e potenzialmente valide.
Inoltre un Temporary Manager fa sì che l’azienda possa avvalersi di un punto di vista diverso, non viziato dal quotidiano modus operandi, che spesso risulta essere il freno maggiore verso il continuo e necessario miglioramento per rimanere in linea con le ininterrotte e sempre più rapide evoluzioni del mercato.
Quali sono i vantaggi?
Il vantaggio principale, ovviamente, verte sulla flessibilità del contratto e su costi certi, non viziati da benefit e dagli oneri tipici dei contratti di lavoro subordinato.
Senza dimenticare i vantaggi derivanti da rapidità d’azione, operatività al 100%, ottimizzazione e trasferimento di know-how.
Dunque, volendo fare i conti della serva quanto potrebbe risparmiare un’azienda affidandosi ad un Temporary Manager anziché assumere un dirigente?
Solitamente alla RAL FISSA (retribuzione annua lorda) di un dirigente e al PREMIO VIARIABILE legato al risultato sull’Ebitda (margine operativo lordo) l’impresa deve considerare un 40% di contributi e alcune voci di benefit (assicurazione sanitaria, previdenza complementare e auto aziendale). Oltre ai costi derivanti dalla ricerca e selezione del nuovo dipendente (nel caso di un dirigente il 20% della RAL) e dal ruolo vacante del manager (assenza, periodo di prova e di valutazione), che spesso causa disagi organizzativi e rallenta la realizzazione di progetti importanti, producendo delle perdite. Senza considerare poi una possibile indennità per mancato preavviso di interruzione anticipata del rapporto di lavoro.
Cosa ben diversa invece per un Temporary Manger, con contratti flessibili e a tempo, i cui costi non sono fissi, ma una tantum, e totalmente scaricabili. Mi piace essere pratico, dunque per spiegare quanto detto ecco qualche semplice calcolo:
In conclusione un Temporary Manager, considerando solo il costo azienda e il costo di ricerca e selezione, costa almeno un 35% in meno rispetto ad un Dirigente con un rischio pari a zero nel caso di errata scelta del professionista.